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mercoledì 20 giugno 2012

Non sono mai sole.





E aspetto, nel vuoto della mia vita, un cataclisma. La vita ne avrebbe bisogno, di tanto in tanto. Uno squasso improvviso a cielo sereno. Ma aspetto e non giunge mai, non merito forse degli occhi che mi prendano, come solo occhi incantatori sanno sedurre? Seduta per terra sotto un cielo afoso, giro lo sguardo intorno e scorgo solo me stessa. L'aria è piena di me, come si potesse possedere l'aria, gli elementi. Spesso mi sento uno di loro, a volte la pioggia, che scende lacrimando dal cielo, a volte la nebbia, che nasconde agli sguardi, che staglia le figure in più dimensioni.  A volte gelo, lo stesso che mi ricopre anche quando non è inverno. Non sono mai sole. Non sono mai una calda serata. Nemmeno tempesta, perché essere tempesta vorrebbe dire spargere violentemente i propri istinti, manifestare l'intimo. E aspetto. Una mano tesa che stringa forte la mia. Una mano capace, che comprenda.


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