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Ai miei genitori



Mamma, a volte prendo in mano
il telefono e cerco il tuo numero.
Lo so sembra una bambinata sciocca,
ma ci gioco lo stesso,
compongo un numero a caso,
rispondo solo se sento
una voce di donna e mi scuso,
mi scuso di aver sbagliato numero.
Se potessi sentirti almeno una volta,
per ricordare la tua voce.
E' struggente il mio bisogno di te,
perché tu sola davi sollievo
alle mie paure.
Poi, mi guardo intorno e vedo
le foto che ti ritraevano
non ancora cinquantenne
poco prima di lasciarmi.
Come una diva non sei invecchiata,
te ne sei andata
in un caldo giorno d'ottobre.
E quando hai sospirato
nel tuo letto,
una pioggia sottile bagnava
la campagna intorno.
Eri forse tu, nel tuo addio,
tu che piangevi, mamma,
perché sapevi che ho paura
del buio?





Non restare in piedi
davanti alla mia tomba
a versare lacrime.
Non sono qui.
Non sto dormendo.
Sono i mille venti che soffiano,
sono il luccichio dei diamanti nella neve.
Sono la luce del giorno
sul grano maturo.
Sono la dolce pioggia autunnale.
Quando ti svegli nella calma
della mattina, sono la veloce
corsa di calmi uccelli
che volano in cerchio.
Sono le dolci stelle
che brillano la notte.
Non stare in piedi
davanti alla mia tomba
a piangere.
Non sono qui.
Non sono morta.



(A Grazia e Martina, che mi sopportano da una vita)



I remember mama (Shirley Caesar)

I remember mama,


And the love that she gave
Kneeling by her bed side
I can still hear mama say,

"the people are depending on you, shirley,
Don't you let them down"

I remember mama in a happy way
We went to school with holes in our shoes
We didn't have much but the lord saw us through
Mama kept the family together
I remember mama in a happy way
She packed our lunch in an old greasy bag
It might've seemed empty,
But it was more than others had
It had a lot of love way down deep inside and
I remember mama in a happy way
Now mama is sleeping in the bosom of jesus christ
Somehow i know she's smiling, she's smiling on us right now
One day i'll see her again, how happy i will be
And i remember mama in a happy way
My brothers and sisters, they're living far apart
Although my mama's gone, she's right here in our hearts
We're all gonna pull together and stay in the holy place
I remember mama in a happy way
I remember mama, i remember mama in a happy way



To Grazie and Martina:







Now mama is sleeping in the bosom of Jesus Christ
Somehow i know she's smiling, she's smiling on us right now
One day i'll see her again, how happy i will be




Mami, ora abbiamo la stessa età! Che strano scrivere una cosa del genere.
Festeggerò anch'io i 25 anni di matrimonio, come te in questa foto.



Portami a ballare
portami a ballare
uno di quei
balli antichi
che nessuno
sa fare piu'
sciogli i tuoi
capelli
lasciali volare
lasciali girare
forte intorno a me.
Lasciati guardare
lasciati guardare
sei cosi' bella che
non riesco piu' a
parlare
di fronte a quei
tuoi occhi
cosi' dolci e
cosi' severi
 il tempo
si e' fermato
ad aspettare
parlami di te
di quello che facevi
se era proprio questa
la vita che volevi
di come ti vestivi
di come ti pettinavi
se avevo un posto
gia' in fondo ai
tuoi pensieri.
Dai mamma dai
questa sera
lasciamo qua
i tuoi problemi
e quei discorsi
sulle rughe e
sull'eta' che non vedrai mai.
Dai mamma dai
questa sera
fuggiamo via
e' tanto che non
stiamo insieme e
non e' certo
colpa tua
ma io ti sento
sempre accanto
anche quando
non ti penso
io ti porto ancora
dentro anche adesso
che sono una donna
e vorrei vorrei
saperti piu' felice
si vorrei vorrei
dirti molte piu'
cose, ma sai
mamma sai
questa vita
mi fa tremare
e sono sempre i
sentimenti i
primi a dover
pagare.
Ciao mamma ciao
sei andata via
ma se ti senti
troppo sola allora
portami via
e vorrei vorrei
saperti piu' felice
e vorrei vorrei
dirti molte
piu' cose...
Portami a ballare
portami a ballare
uno di quei
balli antichi
che nessuno sa fare
nessuno sa fare piu'
Portami con te.
(adattamento del testo di Luca Barbarossa).






Non ho permesso che tu lottassi. Ti ho tenuto all'oscuro di quella cosa che ti avrebbe portato via da me. Ho sbagliato come fanno i vigliacchi, che credono di avere più paura di chi deve morire. Una paura folle, che mi ha tenuto, ancora ragazzina, incollata ad una porta ad ascoltare il mio destino. Vigliacca ed egocentrica. Se tu andavi via, io non avevo più nessuno da abbracciare, da amare. Sono rimasta ammutolita per ore ma non avevo pensieri, come nei momenti che lo sconforto ti annebbia il cervello e non ti permette di riflettere. Avevi il diritto di lottare. Come lotta chi sa che se non imbraccia la vita, sarà destinato a sopperire. Ho deciso io per te e sono morta ogni giorno, e ogni giorno ti ho mentito, e ogni giorno ti ho detto che domani starai meglio, perché il tempo guarisce tutte le ferite. E ogni giorno tu morivi un pochino di più ma io non volevo vedere, no, non lo volevo. Ti ho lasciato tranquilla, cercavo solo il meglio per te e non mi accorgevo che te ne andavi lentamente come fanno i fili di fumo quando incontrano una finestra aperta. Eri un rivolo d'acqua che si stava prosciugando al sole e più io mi sforzavo di arginare, con mille menzogne e falsità, più rovinava l'alveo della tua vita, più tu eri cerea e sfiancata. Ho falsato anche gli ultimi istanti, quando tu, allo stremo della vita te ne andavi. E io ruggivo di rabbia.

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