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lunedì 30 luglio 2012

Innamorarsi

Essere 'una bambina' ti ripara da ogni maldicenza, rifletteva dolcemente, mentre dall'altro capo del telefono c'era lui. La sua voce si fece più incerta, delicata. Sospirò, trattenne il fiato quasi a soffocare, ma da ciò che doveva confessare sarebbe dipeso il suo futuro. E lui mormorava il desiderio di essere con lei, al suo posto nel mondo, la confortava, esternava che non aveva più significato il viaggio che stava compiendo, non si sentiva più a casa, là, dalla sua donna. Lei, lasciò andare il respiro e trovò un coraggio inaspettato nel dirgli, tutto d'un fiato, che si era innamorata di lui. Fu silenzio. Un interminabile silenzio. Riprese il coraggio lei e con un filo di voce, gli bisbigliò che doveva dimenticare quello che aveva appena sentito. Lui disse 'sì'. Si tirò su le coperte fino alla faccia, nel tentativo di nascondere la vergogna, il senso dell'inganno, il vuoto di colpo formatosi attorno. Una voragine in cui stava scendendo velocemente e questo niente sotto di lei le faceva girare la testa. Non capiva, ma inghiottì il veleno di quella risposta rilanciata in modo inespressivo. Oltraggiata, abbandonata lo salutò con un sorriso velato, un sorriso che pareva la smorfia di chi muore. Ma non si muore mai, le lacrime rigano il viso e le guance diventano pallide. Non si muore per essere stati ingannati.



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