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venerdì 27 luglio 2012

Non voglio aiuto

Guardami, se lo credi giusto. Rido. Rido spesso. E' un movimento come un altro. Io lo considero così da tanti anni, perché ci sono una nullità di cose che mi fanno divertire. Talmente poche che ora nemmeno le ricordo. Guardami negli occhi mentre rido. Ci trovi emozione, ci vedi sentimento, allegria?
Sono occhi esangui, hanno visto di tutto e niente hanno allontanato. In ogni diottria un dolore, in ogni sguardo un tremore. Ma non sgomento, ci si abitua a tutto anche a non essere mai felici. Solo ansia e ritrosia fanno abbassare lo sguardo di chi ancora non ha inteso cosa significhi morire. E nella vita si muore ogni giorno. Muore l'impavido e l'animoso, muore il dolce e l'indomito. Guardami, se riesci a sostenere il mio sguardo cosciente di ciò che sono e di ciò che provo. Non cerco nulla, non voglio aiuto. Nessuno conosce questa parola. Arretro al solo sentire questo termine. Non voglio aiuto perché nessuno me lo sa dare.


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