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mercoledì 13 febbraio 2013

Nessuna voglia di andare per il mondo.

Questa è una sciocchezza, ma di quelle che ti permeano il cervello. Sei un uomo libero che vuol restare incatenato. Lasciati andare, prova ad essere meno rigido con te stesso. Prova a riassaporare e riscoprire i gusti, i gesti e gli odori di tutti i giorni. Magari ti puoi rendere conto, con grande stupore, che tutto quello che fai ha un significato, che nulla fa proprio così schifo da essere inaccettabile. Prova a modificare qualche tuo comportamento. Sputa per aria. Inveisci. Fai una sana scazzottata. Vivi, perdio! Avere una bella testa non vuol dire ingarbugliarla, altrimenti a cosa servirebbe l'intelligenza? Cerca un capo delle due estremità e comincia a svolgerlo. Sciogli i nodi e quelli che si rifaranno, con pazienza, scioglili di nuovo. Giro dopo giro si arriva a farne un bel gomitolo! Spero sia l'impatto emotivo che i tuoi 'te' infondono e che fanno sì che tutti si vedano e si rispecchino in esso, soprattutto tu che ne sei il protagonista indiscusso. Se velatamente volevi far trasparire che sono state buttate vie parole date, non osare pensarmi tra chi butta le parole o tra chi ci gioca. Io conosco perfettamente il valore che do ad ogni singola parola. Rispetto le parole date. Così come rispetto i sentimenti delle persone che mi sono care. I poeti hanno questa forza dalla loro parte, saper far angustiare le persone e farle crogiolare in mille domande. Esiste sempre un'anima malandata. Ma di quelle anime che godono nell'esserlo per puro sadismo o forse perché sono state lasciate lì per troppo tempo a languire. Anima paurosa, rincantucciata in un angolino, nascosta a tutti, anche in quei giorni in cui la cerchi perché proprio ti serve. E provi ad allungare una mano, ma più ti addentri più lei si rende invisibile. E ti spaventi. Resti ammutolito perché non sai più cosa fare e alzi gli occhi al cielo e ringrazi Dio per la forza d'inerzia. La stessa che ti spinge ogni giorno a compiere determinati movimenti, a non misurarti nelle tue azioni perché sai che senza il supporto di un'anima, perderesti. E ti trascini, prima il corpo, poi la mente, poi non sai se l'anima ti segua nel tuo peregrinare. Se fossi sicuro, allora sapresti che ti seguirebbero anche i sentimenti e il cuore. E saresti completo. Anima malandata, la vorresti accanto a te, per parlare serenamente di voi due, le chiederesti di fare pace e di ripartire da lì. Non vorresti molto, all'inizio, magari un periodo di prova. In fin dei conti, forse, te lo meriti.
A te, folata di vento, sogno inconcluso... 



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